Lo Sforzato di Valtellina è un vino rosso DOCG, il quale appartiene alla categoria dei vini passiti, ovvero quelli che non subiscono alcun tipo di modifica nella composizione durante il processo di vinificazione. (continua)
Lo Sforzato di Valtellina è un vino rosso DOCG, il quale appartiene alla categoria dei vini passiti, ovvero quelli che non subiscono alcun tipo di modifica nella composizione durante il processo di vinificazione.
Esso, come suggerisce il nome stesso, viene prodotto maggiormente nella zona della Valtellina, la cui resa è di circa il settantacinque percento per ettaro.
Per la produzione di questo vino occorrono le uve Nebbiolo, le quali vengono colte e poste nei fruttai, ovvero in particolari locali asciutti e ben ventilati.
Il tempo di riposo è pari a circa tre mesi: durante questo periodo, quasi la metà del liquido dell'uva viene perso.
Questa fase deve prolungarsi almeno fino al dieci dicembre dello stesso anno della vendemmia.
Avviene dunque la pigiatura, dopo la quale occorre far invecchiare il vino per circa venti mesi: dodici di questi in botti in legno, mentre i restanti nelle bottiglie.
La fase di invecchiamento deve invece partire dal mese di aprile successivo alla vendemmia.
Questo particolare vino risulta essere perfette per ogni tipo di piatto a base di carne, soprattutto con la selvaggina.
Che si parli di cottura ai ferri oppure al vapore, la carne, servita con delle particolari salse, sarà in grado di esaltare il sapore del vino stesso.
Lo Sforzato di Valtellina risulta essere un vino di cui si conosce ben poco per quanto riguarda l'origine: questo perché, nella Valtellina, erano presenti tre popolazioni definite come le esperte della viticoltura, ovvero Romani, Longobardi e Celti.
Il periodo di massima espansione fu il X secolo quando, i monaci benedettini della zona, acquistarono i vari vigneti dove veniva prodotto tale vino dai loro proprietari.
Inoltre, questa bevanda è conosciuta anche in Svizzera, paese che importa tutt'ora oggi questo vino: la prima commercializzazione europea avvenne appunto grazie agli svizzeri, che dal 1550, decisero di portare lo Sforzato di Valtellina nelle tavole dei nobili del loro Paese.