Il Rosso di Valtellina è un vino DOC della Lombardia la cui produzione è relativa ad una gran parte della superficie destinata alla viticoltura. È soggetto ad un severo disciplinare ed ha origine nelle zone meno rocciose e alte della sponda Retica. La Valtellina è da molti secoli una terra di vitigni e vini. (continua)
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Il Rosso di Valtellina è un vino DOC della Lombardia la cui produzione è relativa ad una gran parte della superficie destinata alla viticoltura. È soggetto ad un severo disciplinare ed ha origine nelle zone meno rocciose e alte della sponda Retica. La Valtellina è da molti secoli una terra di vitigni e vini. Attualmente, per circa 40 km, sulla riva destra del fiume Adda, si estendono i vigneti a terrazza, una importante risorsa economica del luogo. La produzione con Denominazione di Origine Controllata riguarda zone alternate di 130 ettari. L'apprezzato vino rosso è caratterizzato da una facile bevibilità, ideale per un consumo quotidiano ma adatto anche ad occasioni speciali. Il prodotto è sempre gradevole ed allegro, con toni floreali, sapore fresco, armonico e fruttato.
Il principale vitigno, autoctono, da cui è prodotto il vino rosso è il pregiato Nebbiolo, chiamato localmente Chiavennasca, che deve essere presente per non meno del 90%. Il rimanente 10% può essere costituito da altre uve rosse storiche non aromatiche adatte alla coltivazione regionale, come la Brugnola, la Pignola e la Rossola. Il Nebbiolo ha un ciclo vitale assai lungo con maturazione tardiva, da metà a fine ottobre, e cresce su terreni franco-sabbiosi, di media profondità e permeabile all'acqua, ad un'altitudine compresa tra 250 e 700 m.s.l.m.. L'uva presenta acini piccoli e fitti di colore azzurro scuro ed è perfettamente equilibrata come colore, acidità, corpo, aromi volatili e persistenti oltre che robustezza alcolica.
La vendemmia avviene a partire dalla seconda metà di ottobre con modalità manuale. La fermentazione si svolge mediante macerazione sulle bucce per circa 8 giorni a temperatura controllata. Costanti rimescolamenti della vinaccia hanno lo scopo di esaltare le proprietà di bevibilità e freschezza del Rosso di Valtellina. L'affinamento del vino è effettuato per 6 mesi in botti di rovere di Slavonia, come stabilito dalle disposizioni del disciplinare del vino DOC, e quindi in serbatoi in acciaio inossidabile. L'evoluzione del prodotto è poi completata in bottiglia e deve avere le seguenti principali caratteristiche: colore rosso rubino chiaro e brillante, tipico profumo delicato e persistente, sapore asciutto e lievemente tannico.
Questo eccellente rosso si abbina facilmente ed è un vino da tutto pasto. Si può bere come aperitivo, per accompagnare antipasti e primi piatti, soprattutto la pasta al sugo di carne. È ottimo da bere insieme a secondi di carne rossa ai ferri, in particolare il galletto alla brace e la grigliata mista. Si sposa molto bene con gli arrosti, le carni in umido, le carni bianche al tegame e la selvaggina. Il Rosso di Valtellina dà il meglio di sé con i piatti tipici del proprio luogo di produzione, come i tipici pizzoccheri valtellinesi, tagliatelle rustiche al grano saraceno, la polenta taragna, gli sciatt, salumi come la bresaola ed il Violino di capra e formaggi come il Bitto, lo Scimudin e la Casera. Il vino si serve in bicchieri tipo Ballon ad una temperatura di 16-18°C.
In Valtellina il vino ha una storia di quasi 2000 anni e scrittori latini come Virgilio e Plinio ne cantavano le lodi. Documento storici riportano che molto tempo prima dell'anno 1000 a Milano il Monastero di Sant'Ambrogio numerosi vigneti specializzati nella produzione di vino do qualità. La notorietà dei vini della Valtellina è tuttavia dovuta soprattutto allo sviluppo delle colture voluto dal governo svizzero della Lega Grigia tra il 1550 ed il 1797. L'area di produzione del Rosso di Valtellina si estende nella provincia di Sondrio. Nella zona, sul versante delle Alpi Retiche, sono compresi, oltre al capoluogo, i comuni di Ardenno, Brianzone, Berbenno, Buglio in Monte, Chiuro, Castione Andevenno. Poggiridenti, Montagna in Valtellina, Postalesio, Ponte in Valtellina, Teglio, Tirano, Villa di Tirano e Tresivio.