Il Riesling è un vino bianco molto raffinato, di color giallo oro pallido, con riflessi tendenti al verde quando è ancora piuttosto giovane. Il suo nome, secondo la teoria più accreditata, proviene dall'espressione (continua)
Il Riesling è un vino bianco molto raffinato, di color giallo oro pallido, con riflessi tendenti al verde quando è ancora piuttosto giovane. Il suo nome, secondo la teoria più accreditata, proviene dall'espressione "reissende tiere" che significa animale selvatico, a causa del suo aroma leggermente muschiato.
La zona di origine prediletta è sicuramente la Germania, anche se nel corso del tempo la sua coltivazione si è estesa in altre regioni e paesi: Alsazia, Austria, Ungheria e Italia, fino ad arrivare in Australia.
- Il Riesling tedesco
La zona di origine per eccellenza, in particolare, è la valle del Reno, situata nell'area meridionale di Coblenza. Questo territorio è caratterizzato dalla presenza di terreni ricchi di ardesia e da un clima umido e caldo.
La regione collinare tedesca del Rheinngau, sulla sponda destra del Reno, di natura argillo-scistosa, è famosa perché riesce a conferire a questo straordinario vitigno le sue caratteristiche più pure.
Il vino si distingue per la sua aromaticità, freschezza, acidità moderata, profumo, buona mineralità e presenza di note leggermente affumicate.
Sempre sui colli del Reno, nella zona di Ortenau, si produce un Riesling che si caratterizza anch'esso per la sua mineralità, esaltata da un certo grado di acidità.
La zona dell'Alsazia produce un Riesling che, in genere, viene commercializzato dopo 18 mesi di maturazione e affinamento. Quando il vino è giovane predominano le note di limone, che con il passare del tempo (almeno 10 anni d'invecchiamento) evolvono e si trasformano in sentori di petrolio.
Al naso di bevitori poco esperti il Riesling si presenta piuttosto difficile da comprendere.
Inconfondibili e sempre apprezzate sono tuttavia le gradevolissime note del biancospino, tiglio, mela verde, limone, cedro, lime e pesca, riconoscibili nei vini prodotti con uve poco mature. Differenti sono le note nei vini più mature, in cui si distinguono la pera, il pompelmo, l'albicocca e la frutta esotica.
In bocca esprime sapori corrispondenti ai profumi, ma non è un vino adatto a chi ama i gusti morbidi, perché risulta molto diretto; solo alla fine lascia una gradevole sensazione zuccherina.
- Il Riesling italiano
Molto interessante per le sue peculiarità, e per questo meritevole di una seppur breve trattazione, è il Riesling italico. Coltivato nel Trentino Alto Adige (Oltrepò Pavese), in Veneto e nel Friuli Venezia Giulia, è un vitigno che, come il parente tedesco, predilige località dal clima fresco e i terreni sassosi.
Delicato, di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, ha un gradevolissimo sapore fruttato, fresco, asciutto, appena amaro e delicatamente profumato. Molto piacevole, si presta a essere consumato dopo brevi periodi d'invecchiamento, o per creare spumanti o vini frizzanti. Spesso è utilizzato nelle produzioni di bianchi Doc, per esaltarne le caratteristiche.
Il Riesling renano è un vitigno nobile che produce uve tra le più prestigiose, tanto che il suo impiego è da ricollegarsi alla produzione di vini bianchi di buona qualità.
I grappoli si presentano compatti, a forma di piramide e di dimensioni piuttosto ridotte.
Gli acini sono di un bel colore giallo-oro (in alcuni casi tendente all'ambrato), con punteggiature marroni e dal sapore leggermente aromatico, rotondi e di piccolo diametro.
Queste peculiarità rendono questo tipo di uva particolarmente esposta a qualsiasi agente atmosferico, rendendola sensibile alla formazione di muffe di colore grigio (la botrytis cinerea), che in alcune situazioni può aggredire interamente il grappolo e compromettere l'esito dell'intero raccolto.
Ci sono tuttavia casi in cui, se il clima è favorevole, la muffa aggredisce in maniera piuttosto selettiva il chicco, dando vita a prodotti davvero eccellenti.
La muffa infatti crea delle concentrazioni zuccherine particolari durante la fase di maturazione, che migliorano il rapporto tra acidità e dolcezza, come accade per i Sauternes francesi e i Tokaj ungheresi.
Il Riesling Italico invece ha grappoli piccoli, compatti, tozzi, di forma cilindrica. Il chicco presenta dimensioni medie, di forma sferica, con una buccia sottile, giallo dorata, con riflessi verdi, dal sapore dolce, senza sovrastrutture particolari.
Il Riesling è dotato di un'elevata resistenza alle temperature rigide, per questo motivo l'uva viene coltivata nelle regioni che presentano un clima freddo. Questa peculiarità non deve far pensare che le viti possano essere trascurate. Al contrario, per esprimere se stesso al meglio, necessita di cure adeguate.
Per natura il Riesling produce raccolti abbondanti, ma spesso sono quelli più scarsi quantitativamente a dare vita alle produzioni migliori. Per il Riesling a maturazione tardiva, la vendemmia si effettua tra metà ottobre e inizio novembre.
Nelle regioni calde il Riesling non da buoni risultati in quanto la maturazione rapida crea vini dagli aromi piatti e poco raffinati. Nelle aree fresche, invece, che agevolano una maturazione più lenta, l'uva crea sapori intensi, eleganti e gradevolmente acidi.
Per queste ragioni si ritiene che i migliori Riesling del mondo siano quelli tedeschi della Mosella.
Il Riesling si caratterizza per eleganza, profumo e poco alcool. Ritenuto da molti più adatto al dopocena, come vino da "conversazione", in realtà a tavola può sorprendere, se si indovinano gli abbinamenti. Il Riesling tedesco è perfetto per accompagnare piatti a base di pesce, e crostacei. Anche se apparentemente più azzardato, è ideale con salumi, affettati, fritture, formaggi, risotti, pietanze con tartufo e selvaggina. Le parti grasse di queste ricette vengono infatti sapientemente smorzate grazie alla freschezza e secchezza di questo vino. Il Riesling deve essere rigorosamente servito a una temperatura di 10 -12 gradi in bicchieri da bianco.
L'area di provenienza non è certa. Diverse teorie ritengono che potrebbe essere nativo dei territori tedeschi del Reno, della Mosella o del Palatinato.
Pare che il Riesling si sia diffuso e successivamente coltivato lungo il corso de Reno a partire dal XV secolo, anche se, secondo altri studiosi risalirebbe addirittura al IX, quando la sua coltivazione è stata avviata a opera del sovrano Ludovico il Germanico. Fonti ulteriori ne fanno risalire la nascita a 2.000 anni fa: se così fosse il Riesling dovrebbe considerarsi tra le uve più antiche della Germania. Nel 1980 le coltivazioni del Riesling occupavano a malapena il 19 % di tutta la superficie tedesca dedicata alle viti, per assistere a un leggero aumento del 25 a distanza di ben 10 anni.