Il suo nome recioto deriva dal termine dialettale che in altre parole la parte alta del grappolo dell'uva Garganega più ricca di zuccheri, perchè meglio esposta al sole. Per ottenere questo nettare speciale, infatti, vengono selezionati a mano i grappoli migliori per essere posti su cassette in locali ben areati e asciutti (fruttai). L'uva a riposo viene lasciata appassire per il periodo invernale, costantemente pulita fino al momento della pigiatura. Nel frattempo sugli acini vegeta una muffa nobile, che dona al vino un'aroma tipico. Dopo la pigiatura soffice, segue una lenta fermentazione del mosto,in parte in botti di acciaio e in parte in barrique. Il vino si presenta giallo brillante con riflessi dorati, profumo intenso e nobile, fruttato ed un boquet armonico e gradevolmente mandorlato. Il Recioto di Soave esprime a pieno il saldo connubio tra un'antica tradizione produttiva tramandata da secoli e un'indispensabile evoluzione tecnologica. Per questo per un vignaiolo produrre il Recioto di Soave va oltre ad un grande impegno, un onore ed un prestigio.
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