Il vitigno del Petit Verdot è originario del Médoc in Francia ma è diffuso in molte altre nazioni tra cui la California ed in Italia si esprime in modo elevato nella Maremma livornese, nella maremma grossetana e in alcune zone del Lazio. (continua)
Il vitigno del Petit Verdot è originario del Médoc in Francia ma è diffuso in molte altre nazioni tra cui la California ed in Italia si esprime in modo elevato nella Maremma livornese, nella maremma grossetana e in alcune zone del Lazio.
In Francia viene usato per l'assemblaggio di alcuni altri vini come il Merlot e il Cabernet per renderli più strutturati e complessi.
La coltivazione di di queste viti è difficoltosa e, anche se appare strano, regala il meglio in zone geografiche lontane dal luogo di origine.
Questo avviene perché in Italia il clima è molto più favorevole e per crescere rigogliosa e feconda, la vite ha bisogno di terreni fertilissimi, di temperature miti ma soprattutto di scarse precipitazioni.
L'Agro pontino sembra essere il territorio geografico migliore in tal senso ed il risultato finale è un ottimo nettare adatto al lungo invecchiamento in cantina o da tagliare con altri vini.
I vitigni migliori sono quelli coltivati sui monti laziali dove si ottengono grappoli molto maturi grazie al clima ideale che le viti richiedono.
I grappoli vengono raccolti a mano e solo quando presentano un grado di maturazione eccellente.
La vinificazione vine realizzata con la metodica 'a cappello sommerso' affinché avvenga l'estrazione dei tannini più dolci ed una tonalità naturale.
Il succo d'uva viene lasciato fermentare per circa una quindicina di giorni tra i 26/28 gradi centigradi e poi viene effettuato un 'délestage' per consentire al vino di acquistare un colore stabile e dei tannini morbidi.
La tecnica del délestage comprende una svinatura parziale del mosto e i vinificatori travasano una parte del mosto che sta fermentando in altri contenitori per poi riversare il liquido, nel serbatoio di partenza.
Questo metodo è un valido aiuto per ossigenare meglio il vino e conferire ad esso la giusta tannicità e una migliore cessione del colore.
Appena dopo la svinatura, viene eseguita la fermentazione in vasche di acciaio inox oppure in botti di rovere francese.
L'affinamento nelle botti dura all'incirca 6/8 mesi' affinché il vino acquisti un interessante profumo.
Il Petit Verdot si presenta con un bel colore rosso rubino e con un profumo intenso di frutti di bosco con un retrogusto aromatico di pepe bianco e spezie.
La sua struttura è estremamente elegante e al palato si avvertono toni tannici vellutati ed avvolgenti.
La temperatura ideale per essere degustato è quella della naturale freschezza di una cantina.
Il Petit Verdot si adatta ad un'infinità di pietanze a partire dalle più semplici come le zuppe e le specialità locali, per finire a portate più elaborate.
È l'ideale per le carni arrostite e per la cacciagione e viene molto apprezzato con i formaggi stagionati, piccanti o aromatizzati.