Il Grignolino d'Asti è una delle numerose varietà di vini prodotti nella specifica zona di Asti, una produttiva regione vinicola piemontese nell'angolo nord-ovest d'Italia ed ha guadagnato il suo titolo DOC nel lontano 1973. (continua)
Il Grignolino d'Asti è una delle numerose varietà di vini prodotti nella specifica zona di Asti, una produttiva regione vinicola piemontese nell'angolo nord-ovest d'Italia ed ha guadagnato il suo titolo DOC nel lontano 1973. Questo vino di colore rosso manca della fama e del prestigio di cui godono i suoi fratelli Barbera d'Asti, Dolcetto d'Asti e, in particolare, il Moscato d'Asti, in gran parte a causa della sua mancanza di profondità, complessità e qualità certa, ma ultimamente sta avendo un notevole successo sulle tavole, non solo italiane. La prima cosa che si nota del Grignolino è il suo colore, che si caratterizza per le sue sfumature mirtillo, è traslucido e solo una o due tonalità che lo rendono più scuro di un rosato. Per questo motivo Veronelli sostiene che si tratti del più scuro tra i vini bianchi e del più chiaro tra i vini rossi. Ciò può rendere in un primo momento perplessi circa l'appartenenza ai vini rossi, essendo il suo colore più simile a quello di un Rosè. Nonostante la sua tonalità rosso chiaro, questo vino rivela grande struttura, una secchezza delicata e un lungo finale piacevole.
Il vitigno Grignolino, da cui si ricava il Grignolino d'Asti, è essenzialmente unico in Piemonte e si ritiene che abbia avuto origine dalle vicine colline del Monferrato. La denominazione di origine controllata "Grignolino d'Asti" determina che questo vino deve essere ottenuto da uve provenienti dal vitigno Grignolino oppure dal vitigno Freisa fino ad un massimo del 10%. L'uva Grignolino ha molti semi, responsabili della grande struttura tannica del vino. Le sue caratteristiche naturali, con la prevalenza di tannini e acidità, suggerirebbero che l'uva potrebbe essere allo stesso rango delle due varietà rosse di maggior successo in Piemonte, Nebbiolo e Barbera. Purtroppo, però, i vini Grignolino sono una varietà considerata appartenente ad un segmento inferiore, in quanto cugini poveri delle uve rosse più pregiate in Piemonte, e svolgono una funzione simile al Dolcetto. La pelle sottile del vitigno Grignolino non contiene molto pigmento, lasciando passare la luce sia nel colore che nel corpo e rendendolo un vino ideale da bere nel calore di fine estate. Il Grignolino provenendo da una regione nota per i suoi potenti ed estremamente tannici vini rossi prodotti da uve Nebbiolo, risulta essere non tanto diverso da questi, essendo uno dei più freschi vini di facile beva prodotti in questa zona. Come il Pinot Nero e il Nebbiolo, Grignolino è un vitigno temperamentale, richiedendo colline soleggiate per ottenere una maturazione uniforme, così come la sua crescita dipende fortemente dalla presenza di un terreno asciutto e sabbioso. Si tratta di un vitigno difficile da vinificare, perché questa fragile e polverosa uva dalla pelle scura è piena di semi. Per questo motivo, le uve devono essere premute molto leggermente, in modo che i semi amari non si rompano provocando sapori astringenti nel vino.
Le operazioni di vinificazione avvengono nelle zone delimitate dall'intero territorio appartenente alla provincia di Asti. E' anche possibile produrre Grignolino DOC nelle provincie limitrofe solo a patto che tali zone confinanti possano dimostrare una lunga tradizione nella produzione di questo vino. La resa massima delle uve in vino non deve essere superiore al 65%. Pur essendo le tecniche di vinificazione migliorate sensibilmente con il passare degli anni, si cerca sempre di mantenere il colore rubino chiaro brillante tipico del vino Grignolino. Ciò è dovuto, tra le altre cose, alla presenza di acini molto diversi tra loro, dai colori più differenti, tra cui il rosso, il rosa, il nero e persino il verde. La maturazione non uniforme porta, infatti, ad ottenere grappoli colorati e originali, con acini molto maturi ed altri ancora acerbi presenti nello stesso grappolo. Così come a livello di coltivazione richiede una cura impegnativa, anche sul piano della vinificazione le difficoltà non mancano. Questo vino viene preparato mediante trattamenti delicati e brevi macerazioni. Il Grignolino d'Asti esprime il suo miglior potenziale nei suoi primi anni di vita. Andrebbe bevuto giovane per apprezzare la sua freschezza e natura vivace. La bottiglia deve essere conservata al buio, a temperatura costante di 15° e va servito a 12°.
I sapori del Grignolino ricadono tutti esattamente nella categoria 'fresco'. Diversamente da altri vini prodotti in Piemonte, qui non c'è traccia di confettura di mora, ma piuttosto crostata di lamponi e fragole, con un suggestivo sottofondo di spezie calde, come la cannella e i chiodi di garofano. La sua acidità lo rende particolarmente rinfrescante ed è la ragione per cui Grignolino è un partner ideale per una vasta gamma di alimenti. Questo vino può essere servito insieme ad un piatto di semplici spaghetti con pomodoro, erbe aromatiche, olive nere e formaggio, dando un risultato di grande effetto. L'acidità del Grignolino è una componente ottima per gli ingredienti con una certa asprezza in se stessi, come le olive ed i formaggi freschi. Serve un vino acido per un piatto che abbia bisogno di ammorbidire la lingua: in questo modo Grignolino si percepisce come più rotondo e più rigoglioso al palato, rendendo le olive dal sapore fruttato e il sapore del formaggio cremoso. Il Grignolino, essendo basso sullo spettro tannino, è facile da abbinare con una grande varietà di piatti estivi. Questo vino, con il suo carattere e la forte personalità, è adatto per antipasti, pasta, pizze, barbecue, pesce, frutti di mare e pollo o carni bianche in genere. Si accompagna bene anche con i piatti conditi con salse dolci, piccanti o al burro, soprattutto d'estate.
Grigonlino deriva il suo nome dal termine dialettale piemontese grignòle, che significa vinaccioli, per la numerosa presenza di questi semi negli acini. Qualcun altro, invece, propende per un'altra spiegazione dell'origine del nome: pare che esso derivi dal verbo 'grignare', che in dialetto astigiano significa 'ridere'. Le prime testimonianze della presenza di questo vino nell'ambiente geografico del Piemonte risalgono alla fine del Settecento, anche se probabilmente già a partire dal 1500 le uve Grignolino venivano utilizzate per produrre vini chiari. La zona di origine è sempre stata l'area compresa tra Asti e Casale Monferrato, dove ancora oggi avviene l'esclusiva produzione di questo vino in Italia, anche se esistono alcune piccole aziende vinicole che lo producono in provincia di Alessandria.