Il Greco di Tufo è un vino bianco con Denominazione di Origine Controllata Garantita, il quale viene principalmente prodotto nella città di Avellino: in essa vi sono per quattro vitigni, i quali sono a Santa Paolina e Tufo con attitudine sopra i cinquecento metri rispetto il livello del mare, mentre a Montefusco e Petruro si parla di altitudine a quattrocento metri. (continua)
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Il Greco di Tufo è un vino bianco a Denominazione di Origine Controllata Garantita, il quale viene principalmente prodotto nella città di Avellino: in essa vi sono per quattro vitigni, i quali sono a Santa Paolina e Tufo con attitudine sopra i cinquecento metri rispetto il livello del mare, mentre a Montefusco e Petruro si parla di altitudine a quattrocento metri.
Il vitigno principale è quello di Tufo che contiene oltre quattromila ceppi per ettaro, la cui resa è di ottanta quintali per ettaro.
Durante la prima settimana di ottobre, avviene la raccolta dei vari grappoli d'uva la cui vinificazione inizia con pigiatura soffice dei suddetti: il mosto viene sottoposto ad una procedura di decantazione statica, utile per rimuovere eventuali residui di terra, residui di buccia ed altri elementi non utili per la realizzazione del vino.
Successivamente si passa alla fase di fermentazione, che avviene in delle vasche d'acciaio inox con temperatura a sedici gradi, nonché l'inoculo con lieviti selezionati sul limpido.
L'imbottigliamento viene effettuato durante la seconda settimana del mese di febbraio.
Il Greco di Tufo è un vino che risulta essere particolarmente adatto ai piatti a base di pesce e crostacei: ad esempio, la pasta con le cozze, oppure l'insalata di polpo o ancora una grigliata di pesce rappresentano le varie pietanze con le quali, questo particolare vino, risulta essere perfetto.
Il Greco di Tufo è un vino millenario che, già durante il primo secolo avanti Cristo, veniva consumato durante i banchetti: questo poiché, sia negli affreschi del periodo che nei documenti storici, si menziona tale vino, che venne appunto chiamato Vino Greco.
Inizialmente, esso veniva coltivato nei pressi del Vesuvio: si trattava di grandi vitigni dove il vino veniva prodotto.
Solo col passare del tempo, esso venne portato ad Avellino, precisamente a Tufo, da cui deriva il nome.
Attualmente, in questo comune che conta poco meno di mille abitanti, vi è il vitigno più importante di Greco di Tufo di tutta Italia.