Come il Ficiligno, questo bianco fresco prende il nome da un particolare tipo di roccia sedimentaria clastica, caratteristica del territorio di Santa Cristina di Gela. Bianco secco e corposo, al palato ha una buona morbidezza con una lunga persistenza aromatica varietale. Un successo senza precedenti per un vitigno mai prima d’ora impiantato in Sicilia.
Viognier con un lieve passaggio in barriques
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