Il Franciacorta è uno spumante a DOCG la cui produzione è consentita in provincia di Brescia. Prende il nome dall'omonima zona, la Franciacorta. La caratteristica fondamentale del Franciacorta è che l'unico metodo ammesso per la presa di spuma è quello tradizionale ovvero la rifermentazione in bottiglia (quella utilizzata da 3 secoli in Champagne), detto anche metodo classico. (continua)
La Franciacorta è una regione italiana collinare, situata nel Nord della penisola. È famosa per la sua alta e prelibata produzione vinicola (spiccata è la vocazione spumantistica); la Franciacorta è una zona ricca in colline e prati verdi, geograficamente situata tra la Provincia Sud della città di Brescia (in Lombardia) ed un’estremità Sud del Lago di Iseo. Sulle verdi colline in Franciacorta, i vigneti videro la loro "alba" decine di secoli indietro: a prova di questo, vi sono numerose testimonianze indirette. In primis, alcuni stupefacenti ritrovamenti di semi di acini d’uva che, secondo i più esperti archeologi, risalgono alla Preistoria. Inoltre, sono state rinvenute e studiate numerose testimonianze di autori antichi (esemplari le deposizioni di Plinio, Columella, Virgilio e tanti altri) riguardanti la consumazione di bevande alcoliche; per di più, svariati reperti scritti ed archeologici ci rendono consci che molti popoli antichi, tra cui i Romani ed i Longobardi, risiedettero più volte in Franciacorta, dedicandosi alla produzione ed al consumo di vini e spumanti. I materiali più importanti per studiare e valutare la storia della Franciacorta sono proprio i ritrovamenti di origine romana: essi sono composti da scritte funerarie, militari, celebrative e festive, ma anche religiose e pagane. Un sito archeologico più unico che raro, ad esempio, fu trovato nei pressi di Erbusco (provincia di Brescia), ora trasferito nel centro della città.
Alcune altre importanti testimonianze indirette (scritte) riguardano la realizzazione di vini mordaci, risalenti al 1500 (metà del Sedicesimo secolo), nonché di vini fermi.
Dal punto di vista del suolo, del territorio e della sua geografia. Innanzitutto è importante sapere che la Franciacorta attualmente, come terreni, comprende un territorio che si estende sulla superficie di numerosi comuni: parliamo dei paesi Adro, Capriolo, Castegnato, Cazzago San Martino, Cellatica, Cologne, Paratico, Corte-Franca, Gussago, Monticelli Brusati, Passirano, Ome, Ospitaletto, Paderno Franciacorta, Erbusco, Provaglio d'Iseo, Rodengo-Saiano, Coccaglio, Iseo ed infine Rovato. Tutti questi comuni sono localizzati all’interno della provincia della città di Brescia, in Lombardia.
Il territorio della Franciacorta è composto per la maggior parte da colline di bassa altitudine; originariamente (si parla di secoli e secoli indietro) la regione lombarda era interamente –o quasi- ricoperta di boschi ed alberi, ma nel tempo ha subito fenomeni di disboscamento. Ora, al giorno d’oggi, i numerosi vigneti e le cantine dei produttori rendono caratteristico il paesaggio.
Gli enti locali, le istituzioni ed i produttori vinicoli stessi si sono sempre messi d’impegno nel custodire l'aspetto paesaggistico e conservativo della Franciacorta, sia da un punto di vista ambientale, che da un punto di visto prettamente storico e culturale (antichi monasteri e chiese, abbazie, ville e castelli medievali).
Lo spumante Franciacorta è godibile in differenti livelli di sapore dolce (percentuale di saccarosio) ma anche in stili diversi: tutti questi fattori rendono i vini Franciacortini molto versatili, il che significa che possiamo trovare un vino Franciacorta su un tavolo da pranzo, da cena, da cerimonia oppure da aperitivo e da dessert. Vediamo, a seconda della tipologia di vino D.O.C.G quali sono i migliori abbinamenti culinari eno-gastronomici per alcuni dei più famosi vini della Franciacorta.
Lo spumante Franciacorta Non Dosato è sicuramente il più secco fra quelli fruibili nel mercato della Franciacorta: infatti, possiede un residuo zuccherino minimo e impercepibile. Proprio per questo motivo, il Non Dosato viene spesso e volentieri sfruttato come eccellente bevanda alcolica accompagnatrice negli aperitivi. Non solo, ma risulta piacevole anche negli accompagnamenti di tutti quelli che sono gli antipasti salati, specialmente se si tratta di antipasti a base di pesce, molluschi, crostacei, vegetali o formaggi.
Il Franciacorta Satèn viene prodotto unicamente dalla raccolta e dalla lavorazione di acini di uva bianca della zona. Per totale merito della sua eleganza, del delicato sapore e della sua leggerezza (nonché della sua digeribilità), il Satèn solitamente trova ruolo di servizio durante gli aperitivi, oppure abbinato agli antipasti ed ai primi piatti (questo se i primi piatti possiedono una base di pesce).
Il Franciacorta Satèn può accompagnare anche le carni bianche, oppure dei secondi piatti leggeri e salutari, come ad esempio uno sformato di verdure. Non è adeguato ai dolci, ai dessert oppure ai pasti più pesanti.
Il Franciacorta Brut è uno dei più famosi vini dell’omonima regione vinicola bresciana: incrementato nel suo valore e nel suo organismo dalla stessa uva del Pinot Nero, il Franciacorta Brut è un buonissimo accompagnatore di primi piatti eleganti e delicati. Parliamo, dunque, di piatti a base di pesce fresco e di verdure (come ratatouille o risotti) ma anche di piatti meno eleganti (come ad esempio il pesce o le verdure alla griglia).Anche questo vino si riconosce bene nell’accompagnare le carni più leggere, ma a differenza dei primi due, il Brut non "disdegna" di esser degustato anche con carni più pesanti: ecco, quindi, un vino che guida perfettamente la carne rossa, gli arrosti e così via. È adeguato anche a piatti ricchi, elaborati e complessi.
Infine, parliamo del favoloso Franciacorta Rosé: questo delicatissimo vino è un ottimo accompagnatore di antipasti basati sulla presenza di salumi saporiti e di primi piatti ricchi in carne, funghi, verdure e pesce.
Si tratta dunque di un vino elegante per le sue caratteristiche al gusto ed all'olfatto, ma anche molto versatile per le sue peculiarità organolettiche. A ragione di questo, il Rosé della Franciacorta può essere facilmente accostato anche con piatti "pesanti" (come, ad esempio, delle carni rosse) oppure addirittura ad altri vini: ad esempio, il Franciacorta Demi-Sec. Quest’ultimo vino è una bevanda dolce, delicata e pungente: grazie al suo sapore sottile e zuccherino, il Franciacorta Demi-Sec si accosta alla perfezione con qualsiasi dessert elegante a base di crema, di frutta o di pasta dolce.
Molti non ne sono al corrente, ma è importante sapere che è stato concepito, poco tempo fa, uno specifico ed adeguato calice per il servizio dei vini della regione Franciacorta. Questo "bicchiere", unico, è facilmente individuabile grazie alla presenza di una stampa del simbolo della Franciacorta: si tratta della caratteristica lettera "F" a carattere merlato, che resta impressa sulla base di ciascuno dei calici tipici per la degustazione. La coppa possiede un volume ampio, è decisamente dalla forma slanciata ed è stata appositamente studiata per consentire uno sviluppo corretto del perlage dello spumante bresciano. Al contempo, il calice presenta una forma definita a "tulipano", ovvero è arrotondata e consente uno sviluppo graduale e corretto dell’aroma della bevanda alcolica lombarda. La variabilità della temperatura di consumo dei Franciacorta varia tra 6° e 10° (4° ed 8° per il servizio) in base al grado di “invecchiamento" del metodo classico.