Il Fragolino si ottiene dall'uva della Vitis Labrusca, chiamata anche uva fragola o uva americana. E' tipico delle zone del Nord Italia e le sue origini risalgono agli inizi del XIX secolo. Il vino è rosso e particolarmente dolce e fruttato. (continua)
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Il Fragolino si ottiene dall'uva della Vitis Labrusca, chiamata anche uva fragola o uva americana. E' tipico delle zone del Nord Italia e le sue origini risalgono agli inizi del XIX secolo. Il vino è rosso e particolarmente dolce e fruttato.
Questo vitigno è molto delicato e poco resistente all'attacco della fillossera o a malattie come la peronospora. All’inizio del '900 infatti la Vitis Vinifera diffusa in Italia venne aggredita dal parassita della fillossera, per questo venne ibridata con vitigni americani divenuti resistenti a questo parassita. Accanto a questo aspetto più delicato nasconde delle caratteristiche molto resistenti infatti sopporta bene il freddo e, per questo, proprio per questo viene coltivata soprattutto nelle valli vicino alle Alpi. In passato non era molto diffuso e neanche molto apprezzato ma oggi ha sempre più estimatori.
Il vino ottenuto da questi vitigni ha un caratteristico gusto di fragola. E' molto leggero, ed è possibile trovarlo sia bianco, che di un brillante rosso rubino, così come passito.
Dato il suo gusto fruttato si abbina soprattutto a fine pasto con i dolci, sia a base di frutta che di pasticceria. Di solito deve essere servito con una temperatura tra gli 8° e i 10°C.
Questo vino ha una storia molto complessa infatti ad oggi una legge dell'Unione europea, che riprende l'indirizzo di alcune leggi nazionali di inizio secolo, vieta la commercializzazione di questo prodotto. Ad oggi è possibile infatti acquistarlo esclusivamente al di fuori dell'Unione Europea, come in Svizzera, Stati Uniti o Australia, o nel Burgenland, una zona dell'Austria, in cui è ancora possibile produrre e vendere il fragolino grazie alle proteste dei cittadini austriaci. Il fragolino è diventato un prodotto illegale a causa dell'elevata percentuale di una sostanza tossica, il metanolo. Questo problema sarebbe però superabile abbassando la presenza di questo elemento durante il processo di vinificazione. In realtà sembra quindi che queste norme siano nate per proteggere i vitigni autoctoni dell'Europa dalla sempre più diffusa presenza di ibridi, e, di conseguenza, la diffusione incontrastata di vini ottenuti da uva non europea. In conclusione ad oggi è possibile coltivare l'uva fragola in Italia esclusivamente per il "consumo familiare".