La Corvina veronese è un vitigno autoctono del territorio di Verona e base fondamentale per i vini della Valpolicella tra i quali il più famoso Amarone della Valpolicella. Nella composizione degli uvaggi può essere presente nella misura dal 45% al 95%. (continua)
L'uva ottenuta dal vitigno di Corvina è tra le più rinomate e apprezzate per la produzione di vini rossi importanti e unici nel proprio genere. Come quelli ottenuti nei territori della Valpolicella la rinomata zona geografica che ricade nella provincia di Verona, in Veneto. Tra cui il Bardolino DOC, il Valpolicella Classico e il Valpolicella Ripasso, entrambi garantiti dal marchio DOC. Senza dimenticare il rinomato Amarone e il Recioto certificati con la denominazione di origine controllata e garantita (DOCG). Un'ampia gamma di prodotti della tradizione veneta che si caratterizzano per l'impiego delle bacche nere di uva Corvina. Un vitigno versatile che offre una grande varietà di sfumature in base alle diverse zone in cui viene allevato. Solo in tempi recenti si è iniziato a vinificare in purezza queste uve, con ottimi risultati.
Le viti di uva Corvina si caratterizzano per il portamento vigoroso e semi eretto, il sistema di coltivazione più indicato è quello detto a spalliera. I grappoli sono mediamente grandi, di forma cilindrica e piramidale mentre gli acini assumono tonalità blu con riflessi tendenti al violaceo. La buccia è ricoperta da un abbondante strato di pruina. Queste piante raggiungono la maturazione verso la fine di settembre e l'inizio del mese di ottobre, in base alle condizioni climatiche stagionali. Un importante aspetto che i produttori devono tenere in seria considerazione, dato che il periodo delle piogge coincide con il raccolto dei grappoli. Infatti questo genere di viti soffre facilmente gli eccessi idrici e la troppa umidità, elementi che possono seriamente compromettere il risultato dell'intera produzione. Inoltre, gli acini possono risentire del caldo e della troppa esposizione al sole.
Le uve di Corvina vinificate in purezza al 100% rappresentano un vino dalla personalità complessa e ben strutturata. Il raccolto ha inizio a partire dalla seconda metà di settembre e in base ai biotipi può durare fino a ottobre inoltrato. All'accurata selezione dei grappoli segue la pigiatura, la macerazione può durare diversi giorni mentre la fermentazione viene mantenuta sotto controllo e il mosto è lasciato riposare in contenitori d'acciaio oppure in botti di legno. La seconda fermentazione detta anche malolattica è uno dei passaggi previsti per regolare la sapidità delle uve. Successivamente, l'affinamento può continuare in piccole botti di barriques o mantenendo il vino negli appositi serbatoi in acciaio. Generalmente, il Corvina in purezza ha una gradazione alcolica che varia dai 13 ai 15 gradi.
Il processo di vinificazione varia quando il prodotto finale da realizzare è un Amarone della Valpolicella. Infatti, in questo caso la fermentazione a temperatura controllata e la macerazione coprono tempi più lunghi, prima di passare alla maturazione del vino in botti di rovere di Slavonia e impiegando piccole barriques per un ulteriore periodo di affinamento. Prima di essere messo sul mercato l'Amarone viene lasciato riposare in bottiglia, per alcuni mesi.
Il vino di Corvina si identifica per il colore rosso rubino intenso dalle sfumature che richiamano tonalità tendenti al violetto. All'olfatto i primi riconoscibili aromi tipici di questo vino sono la marasca, la prugna e la ciliegia. I sentori fortemente speziati e vinosi rendono la profumazione corposa e ben strutturata. Al primo assaggio il gusto vellutato, fermo e deciso avvolge il palato, richiamando le essenze percepite al naso. Le erbe officinali arricchiscono il sapore mentre il retrogusto è molto persistente. Come tutti i vini prodotti nella Valpolicella il Corvina in purezza si contraddistingue per la tipica nota amara, leggermente ammandorlata, che rimane verso la fine. Per essere apprezzato al meglio richiede una temperatura di servizio di 16-18 gradi e per agevolare l'ossigenazione del complesso bouquet vengono consigliati i bicchieri gran ballon.
Data la corposità dei vini, composti in uvaggio da uve Corvina, le pietanze a cui accompagnarli devono risultare dal sapore deciso e saporito. Come ad esempio i primi di pasta conditi con ragù di carne al sugo di pomodoro oppure le minestre di verdure. Le carni rosse arrosto o in umido vengono esaltate dalle caratteristiche organolettiche di questo vino rosso, così come i diversi tipi di selvaggina. Inoltre, si sposa molto bene con i formaggi semi stagionati a pasta dura e con i diversi salumi e affettati. L'Amarone della Valpolicella invece viene consigliato sempre per la carne, preferendo gli stracotti, i brasati e le tipiche svariate ricette che prevedono la polenta. Infine, il Recioto è il vino dolce ideale per concludere un pasto in maniera eccellente. Adatto ai biscotti e alla pasticceria secca, conquista con la morbidezza del proprio sapore, pieno di sentori fruttati. La fregolotta, la sbrisolona, la fugassa e la particolare pisòta, la torta preparata con l'uva appena vendemmiata, sono solo alcuni delle pietanze dolci della tradizione a cui abbinare il Recioto.
Sono diverse le testimonianze storiche che si legano a questo vitigno. Infatti, le prime fonti risalirebbero a Plinio il Vecchio, scrittore latino del II secolo A.C. descrive un vitigno dalle caratteristiche molto simili, che veniva coltivato fin da quei tempi nelle zone in cui tutt'oggi è prodotto. La particolare denominazione deriverebbe da un'antica leggenda, che lega i contadini ai corvi. Gli agricoltori erano abituati a sterminare gli uccelli poiché si cibavano abitualmente delle uve bianche che coltivavano ma uno di loro trovando un corvo ferito, se ne prese cura e lo aiutò a guarire. Per ringraziarlo l'uccello trasformò una delle sue viti in uva rossa, dando vita a una delle tradizioni più caratteristiche di questi pregiati territori. Altre fonti farebbero derivare il nome dalla parola "cruina" che potrebbe fare riferimento all'uva acerba dalla difficile maturazione. Ad ogni modo questo vitigno e i vini che se ne ricavano, rappresentano una delle realtà più importanti e rilevanti della regione veneta. Corvina veronese, Corvinone, Corvina rizza, Corvina gentile e Corvinetta sono solo alcune delle diverse denominazioni che caratterizzano i differenti fenotipi di questa uva versatile.
La versione in purezza è l'ennesima conferma di un prodotto elegante e raffinato, versatile grazie ai differenti biotipi presenti nel territorio, adatto e consigliato agli appassionati del buon vino.